Sahara race, Egypt 2008

24/10/08 Borgo – Il Cairo

Sveglia alle 3, parto verso Linate dove arrivo tre ore dopo.

Finalmente si parte… l’attesa termina e s’inizia a correre: sarà lunga arrivare fino a domenica mattina ma poi, in un modo o nell’altro, troverò un mio ritmo.

Aereo puntuale per Roma dove inizio a conoscere dei compagni di gara: Claudio di Como con cui condividerò la camera, Angelo di La Spezia e Paolo di Massa.

Il Cairo ci accoglie allagato subito dopo un acquazzone: cominciamo bene!

Parecchio traffico e strade allagate, impieghiamo più di un’ora per arrivare all’Hotel Movenpick scelto da Racing the Planet come base di ritrovo.

Velocemente ci viene assegnata la camera, incontro subito Alex il francese e ci diamo appuntamento per dopo.

L’albergo è costituito da parecchi blocchi d’edifici tipo villette a schiera intorno alla piscina, giriamo un bel po’ per trovare la nostra camera.

Doccia, sistemo il bagaglio ed esco… accidenti, ecco il mal di gola che arriva.

Incontro Carlos al bar con due amici spagnoli, dopo un po’ arriva anche Laura. Con i due c’è subito sintonia, come con vecchi amici ritrovati.

Ceno ma ho poco appetito: una pasta ed un frutto.

Prendo tutto quello che ho: Aspirina, propoli, vitamine e Oscillococcinum per scongiurare un raffreddamento.

25/10/2008 Il Cairo – Bahariya

Sveglia alle 7,30, per fortuna ho dormito bene. Colazione a buffet e briefing d’inizio gara.

Preparo per l’ultima volta lo zaino e vado al controllo: c’è tutto, peso 7,5 kg, ok.

Ho il pettorale n° 50, ritrovo ai bus alle 12 per iniziare a muoverci dopo le 13, una volta a bordo mangiucchiamo il box per il pranzo.

Appena usciti dal Cairo il panorama cambia subito ed è subito desertico: non sabbia ma brullo e piatto, nessuna casa né costruzione per chilometri.

Un solo “autogrill” dove ci fermiamo ed un grosso paese (oasi) dopo circa 200 km dove la polizia –immagino- ci blocca per parecchio tempo.

Noto che alle 18 è buio, nel tappone avrò bisogno della frontale per parecchio.

Finalmente ad un certo punto nel buio e nel nulla ci si ferma: una fila di Toyota ci aspetta per l’ultimo tratto.

Illuminata dai fari vedo sabbia e picchi rocciosi bianchi: sembra magnifico, il posto mi ricorda un po’ l’Akakus!

In tenda siamo in nove: Eberhart e Nina tedeschi, Ram e Jim indo-americani, Carlos e Laura, Miho giapponese e Rob australiano.

Non ho molta fame perchè ho sgranocchiato per tutto il viaggio così mi evito la fila per il buffet, prendo tutto quello che ho per il mal di gola e vado a dormire.

26/10/2008 Bahariya – Twin Peaks

Alle sei siamo già svegli, il sole arriva presto. Prima colazione liofilizzata, ritrovo “antichi sapori”.

Briefing e partenza alle 8,30.

Lo zaino è un po’ più leggero dell’altra volta in Cina. Appena partito trovo in terra una macchina fotografica persa da qualcuno così mi tocca portarmela dietro finchè non trovo qualcuno a cui consegnarla!

Corriamo in canyon attorniati da formazioni rocciose bianche a forma di fungo.

Fa abbastanza caldo, tengo un ritmo lento ma cerco di correre sempre. Mi sforzo di andare lento: come dice Carlos se ti senti bene rallenta!

Ondate di caldo e poi un po’ d’aria a rinfrescare. Probabilmente ho un po’ di febbre perchè quando c’è vento sento freddo!

Arrivo al primo check point con Alex, il francese. Qualcuno dietro ha dei problemi perché sentiamo fischiare e segnalare, lo comunichiamo al CP e si riparte.

Stacco Alex perché lui inizia a camminare mentre io corro bene.

Nei pezzi di sabbia recupero parecchio… mentre altri camminano io riesco a correre: sia per il peso sia perchè trovo la sabbia migliore che porta… un po’ d’esperienza me la sono fatta!

Finalmente il deserto, finalmente sabbia… sto bene!

Muscolarmente sono a posto, spero solo che non escano dolori strani!

Quando cala il vento fa caldo… infine ecco il campo. A parte il mal di gola tutto ok.

“The hamada trail” km 35 tempo 4h56’

27/10/2008 Twin Peaks – Animal kingdom

Mal di gola e raffreddore. A parte questo sto bene e parto abbastanza davanti. Cerco la sabbia che porta ma ogni tanto ci sono dei pianori di fech fech che rallentano ma cerco di correrli il più possibile perchè camminare è peggio.

Caldo, crisi, non va… sento il caldo e penso alle tappe dopo. Le articolazioni e la schiena sono – stranamente – a posto ma – ancora più strano – questa volta è la testa che non c’è.

Al secondo CP supero un po’ di gente e bevo un guaranà… va un po’ meglio.

Lunghi chilometri di sabbia su cui comunque riesco a correre… non va, non va… gambe stanche, la testa non c’è, il caldo…

Ultimi chilometri: potrei correre ma non ce la faccio… cammino, vedo il campo ma non arriva mai.

In alcuni tratti corro e non riesco a raggiungere quello davanti che cammina!

Eccomi infine, mi sento come dopo 80 km, andiamo bene!

In tenda vedo che anche Carlos è bello cotto. Mi accorgo di avere la febbre, ecco perchè ero così!

Alterno caldo e freddo, mal di gola, non ho nemmeno voglia di fare stretching.

Mi bevo volentieri il brodo e mi faccio dare qualcosa dai medici (aspirina e uno spray per il naso).

Pomeriggio semisvenuto in tenda, continua ad arrivare gente.

Alle 18 è buio e sono nel sacco a pelo. Esco solo per prendere un’aspirina e leggere le e mail poi crollo.

“The white desert” km 38 tempo 5h44’

28/10/2008 Animal kingdom – Qarawin dunes

Sveglia poco dopo le 5, stamattina si parte alle 7. Mi sento un po’ meglio, inizio quasi subito a correre ma molto lentamente.

Il fondo che sul road book è segnato sabbioso e difficile in realtà riesco a correrlo abbastanza bene.

Anche lo zaino è più leggero, sento una postura più corretta. Il secondo CP è all’inizio della “vera” sabbia. Siamo usciti dal deserto bianco e qui lo spettacolo è magnifico: sabbia, completamente piatto per chilometri, mi ricorda il Salar de Uyuni in bici.

Riesco a correre senza pensare a nulla… mi godo il posto e la corsa.

Il pianoro dura per circa 10 chilometri, non si vede più ne inizio né fine, poi si gira e le bandierine ci portano dritto sulla cresta di una fila di dune…  tutto intorno piatto e noi su e giù lungo la cresta!

Ultimo CP e poi, finalmente, spiana verso il campo: qui corro nuovamente.

Nel pomeriggio prendo una pastiglia per il raffreddore da Rob, l’australiano in tenda con me.

Esco a fare foto poi mi torna la febbre perchè sto in tenda con il pile!

A nanna presto anche stasera (ore 18) visto che domani la partenza è alle 7.

“Sandy field” km 40,3 tempo 6h08’

29/10/2008 Qarawin dunes – Mars

Ci alziamo che è ancora scuro e fa parecchio freddo. Colazione, un po’ di foto e alle 7 si parte.

Oggi il road book dà quattro sezioni tutte “difficult” ma in realtà sono corribilissime, ondulate con sabbia compatta.

Eppure tanti continuano a correre su tracce di altri o con passo pesantissimo così sprofondano.

Me la prendo comoda e scatto foto.

Corro sempre, recupero qualche posizione ma quest’anno vanno tutti come dei razzi.

Infine, dopo 3 chilometri di fech fech bastardissimo, ecco l’arrivo ed il campo.

Sto bene ma dopo poco che sono fermo mi fa male il ginocchio laterale e le anche.

Pazienza, sono le 13 ed ho tutto il pomeriggio per riposare e cercare di recuperare.

Nel pomeriggio peggioro, non riesco a muovermi da sdraiato, poi sul duro è peggio: recupero due cartoni da aggiungere al materassino.

Il posto del campo è molto bello ma non ho voglia di camminare per fare foto, che differenza da ieri!

Nina, la moglie d’Eberhart, è veramente speciale: prima in classifica femminile arriva distrutta ma appena uno arriva alla tenda è la prima ad alzarsi per aiutare a posare le bottiglie d’acqua o togliere lo zaino.

Oggi mi spiegava che ha il mio stesso dolore al ginocchio e mi ha fatto vedere stretching e massaggi per curarlo.

In compenso il raffreddore migliora, prendo “solo” un’aspirina prima di coricarmi.

“The spring to nowhere” km 38,9 tempo 5h43’

30/10/2008 Mars – El Ris

I primi 25 partiranno alle 10, noi alle 8: 100 km, speriamo…

Partenza su sabbione molle dove cammino. Risaliamo sul plateau ma quella che doveva essere una pista corribile in realtà è un sabbione con fech fech. Molto meglio la sabbia dei giorni scorsi!

Cammino quasi sempre con brevi tratti di corsa dove si può.

E’ sfiancante questo continuo cambio di ritmo ma soprattutto pensare ai 90 chilometri restanti!

Sono abbastanza giù, mi consolo vedendo che gli altri progrediscono come me. Arrivo al 3° CP,

qui entriamo nel deserto nero, finalmente hammada senza sabbia dove posso correre.

Noto che i gel con guaranà mi aiutano.

Quando il terreno è semplice non devo concentrarmi, posso finalmente “staccare” la testa.

Mi sembra di dire ad un altro “ok, ora guida tu che io mi riposo un po’”. La testa vaga ed i chilometri scorrono… rimpiango i “solo” 80 della Cina!

I CP sono a circa 10 chilometri uno dall’altro, se posso correre impiego circa 1h30’… 9’ a chilometro!

Ho solo più una decina di persone davanti a me, lo vedo dalle impronte; se calcolo i 25 partiti in ritardo sono al massimo 35°.

Al tramonto (ore 18) mi passano il primo ed il secondo assoluto, hanno recuperato le due ore.

Ecco il CP del 64° chilometro che è anche il posto dove dormire, per chi vuole.

Diventa scuro di colpo, accendo il led rosso posteriore ma non la frontale.

Corro per un bel pezzo così, solo con il chiarore delle stelle che mi fanno intravedere la pista.

Bellissimo, corro anche più veloce di prima… due stelle cadenti.

I muscoli iniziano a ribellarsi un po’ ma continuo a correre, ormai sono 12 ore, corro sempre, sabbia molle o pietre.

Ultimo CP, 14 chilometri al campo… pensavo sarebbero volati invece sono eterni… continuo a seguire i bastoncini luminescenti che mi portano in sabbioni molli nella periferia dell’oasi.

Vago come un automa sperando di vedere le luci del campo.

Infine, sono le 21,30, arrivo.

Come il solito nessun’emozione, solo stanchezza. Mi faccio dare un antiacido e vado in tenda dove mi preparo un brodo meraviglioso!

Non capisco se ho mal di stomaco o di pancia. Dopo poco che sono nel sacco a pelo devo uscire per fare stretching altrimenti i muscoli non si fermano.

La notte sonnecchio, interrotto via via dall’arrivo degli altri, comunque mi godo il sacco a pelo!

“The black desert march” km 100,2 tempo 15h10’ class. 22°

31/10/2008 El Ris

Giornata di puro relax, un po’ noiosa. Alla fine avevo più male alle gambe l’altro giorno che oggi. Si chiacchiera, si mangia, si dorme.

Arrivano dei bimbi dal villaggio vicino a vendere cibo e bevande ad un prezzo esorbitante.

Al tramonto breve briefing e festeggiamenti dei compleanni della settimana con torte fatte in casa nel villaggio.

01/11/2008 El Ris – Il Cairo

Sveglia alle tre e qualcosa, colazione e c’incamminiamo verso i bus. Vediamo l’unico scorpione della settimana (ma non dormono di notte?).

Lunga attesa a bordo strada del bus che si è insabbiato facendo manovra e poi si parte.

Tempo nebbioso e freddo, la strada è la stessa dell’andata.

Arriviamo nel caos del Cairo per le 11 scortati dalla polizia. Per fortuna si parte subito e, dopo un chilometro fra i vicoli più sporchi della città, saliamo sulla sabbia della spianata delle piramidi.

Corro con Laura e Carlos, oggi non prendono i tempi così facciamo foto ed andiamo tranquilli.

Traguardo scenografico di fronte alle piramidi, foto, abbracci e buffet a base di pizza (?!) e birra.

All’hotel ci sono un po’ di casini per le camere che da doppie devono diventare triple (è arrivata la principessa d’Arabia per festeggiare il suo compleanno e ne ha occupate metà).

Carlos e Laura mi chiamano in camera con loro… siamo un po’ accampati ma va bene.

Pomeriggio al bar con Eberhart, Nina, Rob, Ram e Jim a mangiare, bere e chiacchierare fino alla cena di gala a buffet.

02/11/2008 Il Cairo – Borgo

Colazione con Paolo e Giampietro poi in sette prendiamo un pulmino per l’aereoporto.

Bella corsa e bella settimana. Compagnia della tenda molto piacevole inoltre conoscendo già qualcuno è più facile.

Il deserto è sempre quello, cioè speciale. Non ho ancora capito se è meglio così o in 4×4.

Tot. gara 38h22’55” class. 32°

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